La bizzarra storia di Superman II

 

Vuoi perché ormai sono passati quasi 40 anni, vuoi perché tanta gente si ricorda solo il primo film, vuoi che sia una questione un po' di nicchia, forse non tutti sanno che di "Superman II", seguito del primo film a grande budget dedicato ai supereroi, esistono due versioni piuttosto diverse: una è quella uscita nei cinema nel 1980 sotto la regia di Richard Lester, l'altra è quella arrivata direttamente in home video nel 2006 e che racchiude il montato e girato originale di Richard Donner. Confusi? Facciamo un po' di chiarezza tornando indietro di qualche anno...

Siamo nel 1978 e Richard Donner, in accordo con il produttore Ilya Salkind, decise di girare 2 film su Superman in contemporanea, data la grande mole di materiale presente sulla sceneggiatura (si parlava di 400 pagine). Con un dispendio incredibile per l'epoca di uomini, denaro e mezzi, parti quindi questa mega-produzione destinata a cambiare per sempre il cinema di genere. Arrivati, dopo mesi e mesi, alla fine delle riprese del primo film ( e a circa l'80% delle riprese del secondo) si decise di concentrare gli sforzi alla conclusione della lavorazione del capitolo uno. Nel frattempo, a causa di una mancanza di fiducia, qualche ritardo e di un budget che aumentava vertiginosamente, Salkind e Donner arrivarono a non rivolgersi più la parola, tanto che Richard Lester (amico di entrambi), fu assunto per fare da tramite fra le due parti. Purtroppo, i rapporti non migliorarono.

"Superman" uscì nelle sale e fu un successo pazzesco, ma questo lo sappiamo tutti.

Quello che molti non sanno è che Richard Donner, pronto a completare il secondo film, si vide recapitare un freddo telegramma da Salkind con scritto "i tuoi servizi non sono più richiesti". Dulcis in fundo, Richard Lester venne messo come suo sostituto senza che quest'ultimo dicesse una parola al regista uscente, cosa che venne vista da Donner come una vera pugnalata alle spalle.

La produzione adesso si trovava con un altro bel guaio: secondo le regole del sindacato dei registi di allora, per estromettere totalmente Donner dalla pellicola e dare la regia a Lester quest'ultimo doveva aver girato almeno il 51% delle scene del film. Lester dovette dunque non solo completare il film, ma anche rigirare completamente diverse scene che Donner aveva già filmato. Questo portò a vari scontri con il cast, costretto a tornare sul set anche a distanza di mesi per girare...materiale già recitato. Gene Hackman, il mitico Lex Luthor, molto contrariato per i fatti sopracitati, non si ripresentò sul set essendo anche impegnato nelle riprese del film "Reds" e per completare le sue scene usarono una controfigura. Come lui l'interprete di Jor-El, Marlon Brando (già in causa con Salkind per alcuni compensi del primo film), sostituito da Susannah York (che interpretava la madre di Superman).

Christopher "Superman" Reeve, anche se contrario al licenziamento di Donner, era blindato dal suo contratto mentre Margot Kidder, che dava il volto a Lois Lane, platealmente contraria ai produttori ("non meritano neanche di essere disprezzati come essere umani" dichiarò l'attrice), venne punita nel successivo capitolo, relegata al ruolo di mera comparsa.

Lester, non propriamente a suo agio col personaggio, travisò e sbagliò chiave di lettura della storia, creò diverse incoerenze narrative, si allontanò totalmente dal primo film e rimaneggiò malamente il materiale già presente, inserendo elementi forzatamente comici nel nuovo girato, con un risultato alquanto altalenante fra la sua visione infantile e comica della serie e quella epica e ironica di Donner.

Anche gli effetti speciali non furono all'altezza del precedente film, un problema non da poco in un film di questo tipo.

Nonostante tutto ciò il film uscì e fu un successo di critica e pubblico, forse dipeso dal fatto che allora si era molto più "di bocca buona" e si era dunque molto meno critici verso questi tipi di prodotti. Certo, Stamp era un mito e il suo Zod e compagni erano sicuramente un villain migliore dei due missili del primo ma la qualità generale è proprio di un altro pianeta. Sappiamo poi come andò quando Lester lavorò solo con le sue idee, nel fallimentare terzo capitolo della saga... 

Donner non perse però la voglia di mostrare al pubblico quale era la versione originale della sua opera e, 26 anni dopo, decise di riprendere in mano tutto e portare a compimento quello che aveva iniziato e non aveva potuto finire.

Nacque così "Superman II - The Richard Donner Cut".

Ripescando tutto il girato originale (compreso quello importantissimo con Marlon Brando), aggiungendo addirittura alcune scene realizzate per dei provini tra Reeve e la Kidder, Donner rimonta completamente il film, usando solo poche scene dirette da Lester per pura coerenza narrativa, ma smussandole in vari punti dagli elementi troppo demenziali (purtroppo non fece mai in tempo a girare le parti con i tre kriptoniani malvagi, che sono tutte di Lester). Ritornano quindi tutti i collegamenti con il primo film (compresa la fuga di Zod e compagni, direttamente legata alle conseguenze delle scelte di Superman nel finale di "Superman I" e non derivanti dall'imbarazzante scena parigina), il cerchio finalmente chiuso del rapporto padre-figlio, il rapporto Clark-Lois diventa molto più maturo e lo stratagemma usato dal kriptoniano nella parte finale adesso è finalmente privo di errori.

Si ha quindi una versione molto più interessante e sicuramente più coerente col precedente capitolo, con cui finalmente forma una sorta di primo e secondo tempo della medesima storia, una vera e propria manna dal cielo per tutti i fan di questa saga e dei supereroi in generale.

Una piccola perla che Donner ha voluto dedicare alla memoria del suo protagonista ormai scomparso, quel Christoper Reeve "senza il quale non avremmo mai creduto che un uomo potesse volare".

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