THE KILLER

("The Killer" - 2023 - 118 minuti)

 

 

Se dovessi fare una metafora per spiegare questo film, potrei dire che "The Killer" di David Fincher, è un orologio bellissimo che non segna mai l'ora esatta.

Questa pellicola, sicuramente un'opera minore nell'eccellente filmografia dello statunitense, non può certo definirsi un'opera di grande spessore, a dispetto di un comparto tecnico di prim'ordine, a cui Fincher non riesce a rinunciare anche quando ha poco da dire. La storia, che sembra ambiziosa nei presupposti, si rivela essere una variante del solito revenge-movie, ma portata sullo schermo con una freddezza che non ti permette di avere il minimo di empatia verso nessuno dei personaggi. La qualità di regia, fotografia e recitazione (il sempre bravissimo Fassbender, che purtroppo spesso sembra pontificare in voice-over sul niente o poco più) non sollevano le sorti di un film che ha poco da dire e niente da concludere, girato come un eterno esercizio di stile (peraltro non innovativo) che non regala emozioni, che non stimola i centri ricettivi degli spettatori. Due ore che portano a conoscere una classica vita alienata che non riesce e non riuscirà mai ad adattarsi alla società civile, che vive di schemi e studio di probabilità, che non ha morale ne bandiere ma che, in qualche modo, cerca una ragione per andare avanti.

Troppo poco e troppo già visto per dare un minimo di "calore" alla pellicola, al netto di diverse scene d'azione ben coreografate, ma che non salvano da una certa impostazione della sceneggiatura, che si muove come uno spartito musicale senza assoli. Alla fine ne esce un buon film, senza alti ne bassi, con pochi momenti da ricordare che forse si prende anche troppo sul serio.
"The Killer" è un film in cui la forma si fa contenuto, forse per la sua spudorata mancanza.

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