SCAPPA - GET OUT
("Get Out" - 2017 - 104 minuti)
Jordan Peele è un regista sinonimo di qualità e questo "Scappa-Get Out", sua prima opera registica (di cui cura anche la sceneggiatura), è un perfetto apripista per il suo innato talento, specializzato nel convogliare importanti messaggi nelle immagini catturate dalle sua camera.
La prima cosa che emerge dal film è la performance degli attori, tutti bravissimi, perfettamente guidati nelle dinamiche della storia. Ogni interpretazione è stata curata nei minimi dettagli, dai gesti alle intonazioni, dal modo di fare alla caratterizzazione di background, con una menzione speciale, anzi due! La prima per il protagonista, Daniel Kaluuya, che in 100 minuti mette in scena tantissimi stati d'animo, dalla gioia alla disperazione, dando prova della sua spiccata espressività. La seconda menzione è per Lil Rel Howery, che con il suo Rod, l'amico del protagonista, non solo da vita un personaggio totalmente fuori contesto ma immerso nelle dinamiche, ma lo impone come visione giudicante dello spettatore, un osservatore del pubblico all'interno della pellicola.
Un film, al netto della sua coinvolgente trama che non cerca mai l'effetto gore o il jumpscare, funziona soprattutto come molteplice metafora della visione razziale, sciorinata sapientemente in tanti piccoli punti, bene in vista o opportunamente nascosti. Compassione, accettazione, ipocrisia, intolleranza. Temi che galleggiano su diversi contesti proposti, che invitano lo spettatore a pensare mentre guarda, che lo portano ad una più viscerale rivelazione dello svolgimento. Le chiavi di lettura della storia si sovrappongono, si intersecano, dando vita ad un intreccio visivo e concettuale. La critica pungente e non banale, che sboccia quasi naturalmente, risulta convincente quanto la narrazione diventa disturbante, sotto la maschera di un inizio quasi lineare. La storia è infatti in costante evoluzione, dove suspense e mistero sono scanditi da ritmi ben orchestrati, fino alla risoluzione finale.
"Scappa - Get Out" è un film da riscoprire più e più volte, per assaporarne ogni sfumatura, misurandosi con l'intelligenza di un autore che propone un'idea ben pensata sotto forma di una grande pellicola.