IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE

("The French Connection" - 1971 - 103 minuti)

 

Il soggetto di questo grande classico del cinema del regista William Friedkin prendeva spunto da un vero fatto di cronaca, in cui veniva sventato un enorme traffico di eroina fra la Francia e gli Stati Uniti. La connessione con la realtà è talmente forte che diversi agenti dell'indagine parteciparono come comparse, in quello che è considerato un vero e proprio punto di riferimento cinematografico per il genere poliziesco.

Quello che spunta fuori più di ogni altra cosa ne "Il braccio violento della legge" è la sfumatura molto confusa tra buoni e cattivi, fra poliziotti e malviventi, gruppi con ideali diversi ma modi di fare spesso simili, nella cornice di una decadente  New York degli anni '70, una città in balia del crimine, sull'orlo del collasso economico, in cui ogni vicolo fumoso e sporco nasconde un pericolo. Le strade, di notte e di giorno, sono illuminate magistralmente dal mitico direttore della fotografia Owen Roizman (qui agli esordi), hanno vita propria e diventano un vero e proprio personaggio a se stante.

Gene Hackman regge il film sulle sue spalle di attore talentuoso e dal viso comune, capace di essere convincente in ogni sfumatura del suo personaggio pieno di contrasti e con cui non riesci mai a empatizzare, un poliziotto che non è simpatico o gradevole, né vuole esserlo.

"Il braccio violento della legge" è un film girato con pochi mezzi e pochi ciak, cercando l'essenza di scene e situazioni, colpendo duro quando serve ed evitando troppe spiegazioni. La narrazione è un lungo inseguimento metaforico tra guardi e ladri, tra il detective Doyle e il trafficante Charnier, su auto e a piedi, un confronto senza esclusione di colpi che si porta dietro tutto il resto, fino ad un finale agrodolce duro e spietato come la morale di tutta l'opera. Ancora oggi questa pellicola è un vero esempio di equilibrio cinematografico tra contenuto e sostanza, che conserva ogni tensione, ogni vezzo estetico, ogni sfaccettatura e che ridefinì un genere portando a moltissime opere derivate negli anni successivi.

Commenti: 0