ROGUE ONE
("Rogue One: A Star Wars Story" - 2016 - 133 minuti)
"Rogue One" oltre ad essere un ottimo film ha anche, e soprattutto, il merito di essere un tassello importante di una delle saghe più famose del mondo, andandosi ad incastrare perfettamente nel lavoro di George Lucas e arricchendolo di una dimensione più umana, lontana da fasti di guerrieri leggendari o tragiche epopee generazionali.
"Rogue One", però, è anche molto di più.
Gareth Edwards vuole raccontare la sua storia e lo fa senza paura (aiutato da una solidissima sceneggiatura di Chris Weitz e, soprattutto, Tony Gilroy che è entrato nella lavorazione in un secondo tempo) mettendo anche un personaggio come Darth Vader al totale servizio della narrazione (la sua presenza è centellinata ma incredibilmente incisiva. Peccato per la stanca voce di Massimo Foschi, ormai non più in grado di doppiare efficacemente). Il regista si prende tutta la prima ora per presentare i personaggi, le ambientazioni (tutte bellissime, la ricerca visiva dei vari mondi è veramente varia e ispirata) e il clima generale, che ci riporta alla mente le prime pellicole della saga. L' Impero dominante si scontra con un movimento ribelle che, nella frangia estremistica di Saw Gerrera, non ha niente da invidiare ad un commando terroristico talebano. Una ribellione bel lontana dal cavallerismo classico, trascinata da leader che appaiono spesso come un brutto riflesso dell'Impero. Non c'è una linea così netta di demarcazione tra i buoni e i cattivi, sottolineando una visione molto più realistica della lotta. Mancando la componente Jedi, la narrazione si fa più aspra, mettendo al primo posto gli uomini sugli ideali e lasciando che il concetto stesso di "speranza" (vero motore della pellicola) si crei durante il film, come un qualcosa di perduto e poi ritrovato.
La prima parte, straniante, rinuncia ai classici ritmi di Star Wars per farci entrare in un clima di guerra (perché, fondamentalmente, questo E' un film di guerra, con ambientazioni di fantascienza e concetti fantasy). I personaggi, raccontati più per gesti che per parole, riescono a farti empatizzare per loro solo dopo un attento rodaggio. Felicity Jones (bella da impazzire in queste vesti) è perfetta nella parte della protagonista, così come tutti i personaggi che le fanno da contorno, da Cassian a Krennic, da Galen a Bodhi, riescono a ritagliarsi un loro spazio personale, dando il loro contributo alla storia e rimanendo impressi per il loro essere fallaci e quindi veri.
Il lato tecnico, poi, è uno dei punti di forza del film. Edwards è bravissimo a inquadrare sempre lo scorcio giusto e questo capitolo di Star Wars è forse quello che, meglio di altri, riesce a farci comprendere al meglio la stazza e le dimensioni delle architetture coinvolte. Impossibile non rimanere a bocca aperta davanti alla possenza della Morte Nera o dei temibili Star Destroyer imperiali.
Gli effetti speciali (aiutati anche da un comparto scenico, sartoriale e scenografico notevole) sono molto ben realizzati, non pesano sulle inquadrature e sono perlopiù al servizio della storia e non viceversa. Qualche perplessità l'ho avuta su alcuni elementi completamente in CGI (vedi il mostro tentacolare) o ai personaggi "resuscitati" come Tarkin, bello ma non eccelso.
La mia più grande sorpresa, infine, sono state le musiche di Giacchino. Il compositore è riuscito a creare una colonna sonora veramente efficace, che accompagna benissimo ogni scena esaltandone il trasporto. Le musiche non sono mai troppo invadenti e prendono spunto da temi classici per poi virare verso melodie originali (metaforizzando esattamente l'anima del film).
In definitiva, cosa è "Rogue One"?
E' un film che riesce a fare parte della saga pur avendo una sua identità personale; è un film che ha tantissimi intelligenti rimandi e omaggi che non sembrano spudoratamente fanservice; è un film che osa più di tutti gli altri con scelte coraggiose che non ti aspetti dalla Disney; è un film che chiarisce il termine di ribellione e ne spiega le sfumature senza moralismi; è un film per adulti, per quei fan che sono cresciuti e che hanno bisogno di certe soluzioni narrative per tornare alle sensazioni di quella galassia lontana lontana; è un film più epico che magico, con una spruzzata di realismo che mancava da troppo tempo; è un film che Lucas ha amato, e io con lui.
Dopo aver goduto di questa storia, quando sentiremo parlare dei piani rubati della Morte Nera, un tuffo al cuore ci farà sussultare nel ricordo dell'equipaggio della navicella Rogue One. Non c'è regalo più grande.