THE BIKERIDERS
("The Bikeriders" - 2023 - 116 minuti)
Avevo grandi aspettative su questa pellicola di Jeff Nichols, aspettative che avevano ricevuto nuova linfa da un trailer interessante e da un cast di tutto rispetto, ansioso di farti immergere in un mondo affascinante come quello dei club motociclistici.
La visione ha mantenuto queste importanti attese?
Per quanto il film sia un prodotto di tutto rispetto, direi di no.
Il canovaccio di "The Bikeriders" sa di già visto, di già sentito, non aggiunge niente a qualsiasi cosa portata prima sullo schermo sull'argomento e, per mille ragioni, esce con le ossa rotte da un qualsiasi paragone romantico, ingiusto ma quasi doveroso, con quel capolavoro di "Sons of Anarchy".
Forse è proprio il rifiutare del regista di spettacolarizzare, anche in maniera minima, la vicenda toglie alla visione quel fascino del mito, quella voglia di conoscere, di respirare, di vivere come centauri dell'epoca. La macchina da presa si muove in un classicismo ormai datato, evitando i campi larghi e concentrandosi sui particolari, sui corpi, sui volti. Intrigante il fatto di voler raccontare un mondo di uomini dal punto di vista femminile, ma alla fine non riusciamo a entrare in sintonia con i personaggi e con le loro scelte. Il voler impostare il film come una finta intervista che ricostruisce la storia del club motociclistico, è una scelta che man a mano che la pellicola avanza perde di significato, lasciando spazio ad un ritmo troppo compassato e senza picchi. Si, dopo l'attenzione cala, ci si annoia e stop. Non basta la brava Jodie Comer nella parte della narratrice, non basta un Tom Hardy che imita Brando, non basta un Austin Butler che, come al solito, buca lo schermo con la sua faccia d'angelo.
Apprezzo il tentativo di portare una prospettiva più realistica e terrena, evitando qualsiasi orpello cinematografico, ma la sceneggiatura, mai particolarmente brillante, non ha la qualità che basta per reggere sulle sue spalle l'intera pellicola. Si finisce per arrivare troppo stanchi al vero fulcro della narrazione, quel ricambio generazionale che cambia per sempre il mondo dei Bikeriders. Un passaggio di consegne che dovrebbe essere il punto più alto, ma che invece si perde come gocce d'acqua in un mare poco entusiasmante.