L.A. CONFIDENTIAL

("L.A. Confidential" - 1997 - 132 minuti)

 

 

 

Ho sempre subito il fascino del noir e questo poliziesco di Curtin Hanson (tratto dall'omonimo romanzo di James Ellroy) omaggiava, e in qualche modo aggiornava, quel genere ormai in disuso. Al netto di alcune libertà creative prese da Hanson, anche sceneggiatore oltre che regista, la pellicola riesce a creare un affresco importante della Los Angeles degli anni '50, riuscendo a cogliere molte sfumature di una società densa di segreti e di "seconde linee" che agiscono nell'ombra. Storie di polizia si mischieranno con vizi e virtù dello spettacolo, in un susseguirsi di scoperte che pian piano porteranno ad un esplosivo finale, il tutto con le splendide vedute della città degli Angeli come sfondo.

Ne risulta una piccola opera d'arte che eccelle un po' in tutti i campi, dalla fotografia ai movimenti di camera, dai tempi (perfettamente scanditi da un montaggio perfetto, capace di dosare perfettamente lente fasi descrittive e colpi di scena) alle splendide interpretazioni degli attori.

Il cast è il vero punto di forza di "L.A. Confidential". Kevin Spacey, Russell Crowe e Guy Pearce: tutti e tre sono bravissimi a far trasparire le loro emozioni su schermo, incarnando senza riserve ogni sfumatura caratteriale che i loro personaggi si portano dietro. Menzione a parte per la splendida Kim Basinger (all'epoca già 44enne!), perfetta femme-fatale, che lascia disarmati ad ogni sua apparizione.

La folta carrellata di personaggi antitetici e controversi diventano parte dello spettatore, il film ti fa entrare nelle loro teste, capirne le azioni, le motivazioni, le zone di grigio nascoste dal bianco e dal nero, dal giusto e dallo sbagliato, in una società che ti porta a compromessi e conseguenze gravi, per spiegarti la doppia natura della legge.

Un film che rappresenta l'apice della carriera di un regista che non è più riuscito ad eguagliare tali risultati (forse con la parentesi di "Wonder Boys" e "8 Mile") ma che ha racchiuso, in poco più di due ore, una piccola saga dall'eccellente estetica e da una corposità narrativa quasi palpabile, raccontata da un cast di stelle vecchie e nuove in forma smagliante.

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