GROTTO

("Grotto" - 2015 - 93 minuti)

 

 

Miglior film al Giffoni Film Festival 2015, categoria 6+.

Nonostante la regista esordiente, tale Micol Pallucca, ne parli nelle interviste come un connubio tra "E.T." e "I Goonies", viene da chiedersi cosa sia passato nella testa di questa Lory Del Santo del cinema per creare questa sorta di abominio che, per quanto mi riguarda, offende solamente l'intelligenza dello spettatore (target 6-12 anni compreso, a cui dovrebbe aspirare). Sono convinto che essere un prodotto per ragazzini non voglia per forza dire essere un prodotto stupido.

Sicuramente una cosa non manca a questa produzione: il coraggio. L'idea di un film composto da soli 5 ragazzini, totalmente ambientato in una grotta in cui non succede nulla, con un coso in CG fatta male che rutta è quanto di più trash si sia visto sui nostri schermi.

Non riesco a salvare niente in questo film. La regia è amatoriale, il montaggio è approssimativo, i ragazzini (doppiati) sono il male minore se non avessero una recitazione scolastica aggravata dal fatto che le loro battute (la tremenda sceneggiatura è scritta dalla stessa regista in un delirio di onnipotenza) risultano forzate e assolutamente irrealistiche per la loro età (c'è una parentesi sulla "fase orale di Freud", si avete letto bene, che fa accapponare la pelle) e i loro ragionamenti sono degni di una banda di psicotici. Si nota la fotografia dell'esperto Maxime Alexandre, certo bravissimo ad illuminare gli affascinanti antri della grotta di Frasassi in cui è ambientato il film, con mirabolanti luci colorate che esaltano l'ambiente. Peccato che il lavoro sia completamente sbagliato nell'ottica del film, dove i protagonisti si lamentano continuamente del buio e del fatto che non hanno torce per vedere dove vanno....in un ambiente che appare completamente illuminato a giorno!

Il film, nonostante la durata contenuta di una novantina di minuti, complice anche la mancanza di accadimenti, sembra non finire mai. Niente colpi di scena, niente momenti di suspance, niente parentesi avventurose, niente.

Ma arriviamo al punto forte di tutto: Grotto. Animato da un diversamente abile che ha comprato 3DStudio in edicola, è essenzialmente un pezzo di pongo che rutta. Si signori, CHE RUTTA! La sinossi del film che dice "emette suoni gutturali" sembra scritta da Obi Wan stile "da un certo punto di vista". E non si finisce lì: rutti, peti, merendine sputate addosso, la fiera delle grasse risate all'italiana.

La cosa più fastidiosa? Appena la storia ti pone delle domande (che sono quasi tutte WTF?) il film glissa vergognosamente partendo con un campo largo e della fastidiosa musica a tutto volume (succede diverse volte) come per dire "shhh, fate finta di niente, andiamo avanti". Magari si potesse.

Il mio pensiero solidale va a quel povero regista che è arrivato secondo al Giffoni, i suoi amici lo prenderanno in giro per il resto della sua vita.

 

Commenti: 1
  • #1

    Loriano (domenica, 11 dicembre 2016 22:19)

    Ovvio che i bambini ridano durante la proiezione di questo disastro in galleria. Facile fare "umorismo" a suon di rutti, cavolo stavo per morire pure io, ma per motivi completamente sbagliati.
    Davvero, un film in cui non si salva niente, dal penoso modello 3D di quell'aborto di stalattite, alla caratterizzazione bidimensionale dei protagonisti, passando per tutto il resto.

    E ogni volta che ti chiedi "No, aspetta, ma perch"PAAAARAPPPAAAA DIN DIN DIN musica a palla XD

    E poi quel finale... Santa Celestia, non vuol dire NULLA e non aggiunge NULLA!

    Un film trash con cui farsi male. A tutte le età.