THE FLASH

("The Flash" - 2023 - 144 minuti)

 

 

 Partiamo con una premessa, che in relazione a questo film è più che doverosa. "The Flash" è un film che si porta dietro una storia lunga 16 anni e le mani di 45 (!!!) persone che ci hanno lavorato sopra.

Riepilogando nel modo più sintetico possibile:

- Partiamo dal 2007, "The Flash" doveva essere un film solista, diretto da David Goyer, con Ryan Reynolds come protagonista in uscita.

- La regia viene poi passata a Shawn Levy, che però abbandona per dedicarsi alla saga de "Una notte al Museo"

- Pausa di vari anni in cui il progetto resta in stasi. Nel 2014 il personaggio entra nel DCEU, con il film diretto da Lord e Miller,pronto per il 2016.

- Lord e Miller lasciano la regia per dedicarsi a "Solo: A Star Wars Story", il film passa quindi a Burr Steers, che avrebbe fatto il suo debutto alla regia.

- Nell'aprile del 2016 Steers lascia, nel frattempo esce "Batman V Superman" e Snyder scrittura Jeffrey Dean Morgan e Lauren Cohan come coniugi Wayne, ponendo le basi per un futuro Flashpoint. Ezra Miller diventa l'interprete di Flash.

- Mentre si lavora alla Justice League, si decide che il film solista di Flash, ancora senza regista, avrebbe avuto Cyborg come co-protagonista e un'uscita per aprile 2018.

- Dopo il disastro produttivo di Justice League, Flash rimane in sospeso, vengono contattati diversi registi tra cui Raimi, Vaughn, Peele e Zemeckis: tutti rifiutano la regia anche per la situazione completamente caotica in Warner.

- Nel gennaio 2018 vengono chiamati Jonathan Goldstein e John Francis Daley a scrivere la sceneggiatura, con la speranza di partire con le riprese nel febbraio 2019.

- Dopo vari slittamenti il film doveva uscire nel 2021, tuttavia Ezra Miller non era soddisfatto dello script. Questo porta l'attore a scrivere una sceneggiatura con Grant Morrison. La Warner cestina la sceneggiatura di Miller e Morrison, per concentrarsi su quella di Goldstein e Daley.

- A luglio 2019 Goldstein e Daley lasciano il film.

- A settembre 2019 Muschietti è in trattative per la regia.

- Con la pre-produzione ferma per il Covid, a luglio 2020 scoppia la querelle tra Ray Fisher e Joss Whedon.

- Ray Fisher viene scaricato dalla Warner, Cyborg non è più presente nel film nel film di Falsh.

- Viene deciso che il film sarebbe stato un adattamento di Flashpoint, con il Batman di Keaton che avrebbe avuto un ruolo centrale per il nuovo corso della DCEU.

- Il Batman di Keaton viene introdotto nel film di Batgirl, ma la pellicola ormai quasi ultimata, viene cancellata dalla Warner.

- A fine 2022 c'è un cambio ai vertici della DC, subentrano James Gunn e Peter Safran.

- Il film "The Flash", pesantemente rimaneggiato da più cambi di rotta, in uscita nel 2023 diventa un adattamento più libero di Flashpoint e segna la fine dello Snyder-Universe.

FINE! Come non considerare tutto questo quando andiamo a recensire un film che è uscito al cinema per un vero e proprio miracolo? Nessuno avrebbe voluto essere nei panni di Muschiatti, tirato a destra e a manca, vessato da ordini e contrordini, vittima di un aumento mostruoso del budget che viene improvvisamente stoppato dalla produzione. Inutile far finta di niente, il film ne ha risentito e non poco: effetti speciali non rifiniti, buchi di sceneggiatura, camei senza senso, scene che meriterebbe approfondimenti che non ci sono. Tutti elementi che danno a "The Flash" un forte senso di superficialità e precarietà. Un disastro completo quindi? E qui sta il bello...NO, per niente.

Per un qualche strano caso di combinazioni, "The Flash" risulta un film più che godibile a livello di intrattenimento. Divertente (a tratti si ride proprio di gusto), veloce (le due ore e mezzo sembrano durare la metà), ben diretto (Muschietti con la macchina da presa ci sa fare)e con un'ottimo equilibro fra i tanti personaggi presenti, che però vengono gestiti non sempre bene, probabilmente per colpa dei casini produttivi. Dulcis in fundo, il protagonista Ezra Miller tira fuori dal cilindro una prestazione di grande spessore, regalandoci un doppio Barry Allen che vince, convince e per il quale parteggi, convincendoci a passar sopra a qualcuna delle magagne di cui ho parlato. E' intrattenimento puro, si prende in giro su qualunque elemento e nella dinamica di viaggi nel tempo e multiversi risulta quindi meno pretestuoso di altri colleghi (qualcuno ha detto Spiderman?). Le poche parti emotive, quando il ritmo si rilassa, sono forse le più riuscite e riescono davvero a coinvolgere pur nella loro semplicità di fondo.

Dispiace per il potenziale sprecato, per il "cosa poteva essere se" ma alla fine ci ritroviamo con un film pazzo costruito in condizioni proibitive, che aveva la strada spianata per finire in una caciara senza senso e invece, secondo me più per caso che per volontà, si rivela una simpatica canaglia a cui è facile voler bene.

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