FURIOSA: A MAD MAX SAGA

("Furiosa: A Mad Max Saga" - 2024 - 148 minuti)

 

 

 

Al di là di qualsiasi gusto personale, "Furiosa" è decisamente il film con più potenzialità a livello di trama di tutta la saga. "Furiosa" è un film con tantissimi spunti interessanti, grandi idee e un significativo ampliamento del mondo di Westland. "Furiosa" soffre il fatto di arrivare dopo quel capolavoro di "Fury Road" di cui ancora oggi si fatica a trovare difetti. "Furiosa" è un prequel coraggioso, che si pone in maniera molto diversa verso il suo fratello maggiore e preferisce percorrere nuove strade, mantenendo intatto tutta la potenza visiva del mondo post-atomico. "Furiosa" è l'epopea di una guerriera corrosa dalla vendetta e dalla voglia di non mollare, impersonata da una Anya Taylor-Joy che si dimostra all'altezza del difficile compito e circondata da una serie di personaggi costruiti per rimanere nell'immaginario collettivo, anche quelli che non ti aspetti (si, parlo del Dementus di Chris Hemsword, qui in una delle sue migliori prove attoriali). "Furiosa" è un film diretto magnificamente da Miller, che non solo non perde un colpo nonostante l'età, ma raffina ogni movimento di camera rendendolo più ricercato, mai superfluo, mai a caso. "Furiosa" è sontuoso, abbagliante, con sequenze pregevoli ma non sempre raffinate, carambole di stunt perfette e CGI a volte troppo invasiva, probabilmente derivate da scelte più sicure di un regista con troppi anni sulle spalle. "Furiosa" possiede un comparto sonoro di tutto rispetto, che spacca come dovrebbe, Junkie XL stavolta gioca sul sicuro seguendo le orme del film precedente, forse troppo. "Furiosa" ha un'impianto narrativo che racconta tanto, quando poco (imperdonabile aver sorvolato così sulla "guerra dei 40 giorni"), quando troppo (ridondante il concetto di vendetta e la chiusa finale) e che si dimostra il suo unico tallone d'achille, un problema che si riversa sul ritmo della pellicola, fin troppo altalenante.

"Furiosa" è violenza, adrenalina, sofferenza, azione, sentimenti, pessimismo e motori, dove le vittime diventano carnefici perché altrimenti non sopravvivono. Un film da cinema, come se ne fanno ancora pochi. Un film imperfetto, ma che mantiene vivo un mondo che è in continua evoluzione da più di 40 anni e che non finisce mai di stupirci.

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