"Ant-Man" ("Ant-Man") - 2015

 

Per i soliti detrattori, “Ant-man” doveva essere un disastro annunciato.
I fan Marvel, alla fine dei giochi, gli hanno risposto con grasse risate e pernacchie al seguito.

Alt! Di che stiamo parlando? Facciamo un passo indietro e mettiamo insieme un piccolo resoconto di quanto è successo intorno a questo titolo.

Lo sviluppo del film cominciò nel lontano aprile 2006, quando Edward Wright (famoso e talentuoso regista inglese noto per la “trilogia del cornetto” e “Scott Pilgrim vs. the world”) venne assunto dalla Marvel per dirigere il film e co-sceneggiarlo insieme a Joe Cornish (che aveva già lavorato con Moffat e lo stesso Wright al pregevole “Tintin” di Spielberg). Nell’ aprile 2011 i due avevano completato tre bozze del copione e nel luglio dell’anno seguente Wright girò un test-footage per cominciare a capire dove potevano arrivare con le potenzialità visive del personaggio. A causa di vari impegni presi precedentemente dal regista, la pre-produzione cominciò solo nell’ottobre 2013. A dicembre Paul Rudd venne scelto come protagonista. A maggio 2014, con grande stupore e delusione di tutti i fan, Wright abbandonò la regia per divergenze creative con i Marvel Studio, ma venendo comunque accreditato come sceneggiatore e autore della storia insieme a Cornish. Nonostante la rottura, sembrava infatti un divorzio abbastanza pacifico. Poco più di un mese dopo, Peyton Reed (regista che non vanta certo una grande carriera) venne assunto come sostituto, con molto scetticismo fra gli esperti del settore. Successivamente, Adam McKay e lo stesso Paul Rudd completarono la sceneggiatura.

Detto così, sembra veramente un macello di produzione destinata a sfornare l’ennesimo “Fantastic 4”, e invece…accolto positivamente da pubblico e critica, 518 milioni di dollari di incasso e un sequel, inizialmente non previsto, in cantiere: “Ant-man and the Wasp”, che uscirà nel 2018.
La Marvel ci ha ormai abituato che i film “minori”…gli riescono maledettamente bene, sia in condizioni ideali (“I Guardiani della Galassia”) che in situazioni di disgrazia produttiva come questo film, con un Wright che molla tutto poco prima che inizino le riprese (e SI, si vede ancora che è un film scritto e pensato da Wright, e non può essere che un bene per un prodotto cinematografico che vuol essere degno di nota). Non mi pronuncerò in merito alla questione, è già stato detto di tutto e sarebbe inutile aggiungere altro.
Dopo il mezzo passo falso di Age of Ultron (un film in cui invece il divorzio regista-produzione ha molto pesato), presentato come il film d’azione definitivo e finito per essere SOLO un buon film montato malissimo (e viziato dal completo mancato rispetto di Whedon verso i fan), ecco che arriva questo lungometraggio Marvel che, zitto zitto, incanta per tutta la sua durata lo spettatore (poco meno di 2 ore, ma volano), regala momenti veramente indimenticabili e ingegnose soluzioni di regia, il tutto al servizio di una storia semplice e lineare che funziona, pur limitando le pretese.
La Marvel ci dice anche un’altra cosa: abbiamo un reparto costumi FAVOLOSO!
Bello AntMan, bello Calabrone, bella Wasp. Hanno creato delle piccole meraviglie (riuscendo ad adattare degli originali cartacei ehm…diciamo “discutibili”) che diventeranno l’incubo dei cosplayer per anni.
Parlo subito di una cosa che mi ha impressionato tantissimo: Il prologo! Mamma mia signori, il ringiovanimento di Douglas è PERFETTO!!! CGI sublime, spazza via tutti i tentativi precedenti (compreso il già buono Swarzy in quel troiaio di “Terminator: Genisys”) e setta un nuovo standard in questo campo. Davvero complimenti, un risultato incredibile!
Parlando di Douglas, la sua è una grande performance (ottimo il suo Hank Pym) e si sposa benissimo con quella di Paul Rudd che è bravissimo nel ruolo. Credibile, spiritoso, ottimamente integrato con tutte le situazioni che gli si presentano. La loro alchimia è una dei punti di forza di questo film e vera colonna portante per lo sviluppo del protagonista.

Evangelin Lilly (attrice quasi mai all’altezza del suo compito) è purtroppo il tallone d’Achille di tutta la faccenda, insieme ad un cattivo non proprio memorabile e ad una ex-moglie che si intravede appena. I loro personaggi mancano un pò di mordente, di motivazioni, potevano essere effettivamente scritti meglio e curati di più sul piano della caratterizzazione, peccato. Ne risentono sopratutto le scene “familiari” che forse sono le meno riuscite e appaiono piuttosto piatte rispetto al resto del film, frizzante e ispirato.
Ciò non va comunque ad inficiare in una storia costellata da personaggi che funzionano benissimo, dai compagni del protagonista ai cameo di Falcon.
Tutto perfetto? No. Oltre ai già citati appunti su alcuni personaggi e attori devo ammettere che anche la fotografia non mi ha fatto impazzire, un pò piattina e dai toni troppo chiari. Mi sarebbe piaciuto un qualcosa di più ricercato, specie nelle scene in notturna, da uno con l’esperienza di Russel Carpenter mi aspetto molto di più.
Buona invece la colonna sonora di Christophe Beck, un altro veterano, che passa da motivi stile “Mission Impossible” a temi alla “Ocean Eleven” che poi è l’equilibrio che spesso viene dettato dalle immagini stesse, che sfilano con grande carica emotiva per lo spettatore, accompagnandolo in una storia dai forti toni avventurosi.
Insomma, Peyton Reed se la cava benissimo e alterna grandissimi momenti suoi (le scene nel mondo rimpicciolito, veramente suggestive) a eredità di Wright (i flashback con doppiaggio in tempo reale sono la spettacolare e innovativa evoluzione del suo stile) alla faccia dei mille detrattori che non ci credevano, io in primis, lo ammetto.
Questo film è divertente, da morire. Nella sua semplicità è un perfetto esempio di ciò che dovrebbe essere un prodotto di puro intrattenimento Marvel, confezionato con cura e rispetto dei fan.

 

“Ant-man” si dimostra capace di divertire e divertirsi senza prendersi mai sul serio, una semplice e pura commedia d’azione.

 

(Questa recensione è stata pubblicata in anteprima su Marvel Cosplay Italia. Link: http://www.marvelcosplayitalia.it/2016/04/02/recensione-ant-man/)

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