ALITA - ANGELO DELLA BATTAGLIA

("Alita: Battle Angel" - 2019 - 142 minuti)

 

I fan del manga di Kishiro hanno aspettato talmente tanti anni questa trasposizione che ormai sembrava persa ogni speranza. James Cameron aveva i diritti da tanto... e non li usava.

"Non siamo pronti con la tecnologia", "Non ho tempo", "Devo ancora rendere perfetto l'adattamento"... e così passavano le settimane, i mesi, gli anni.

Ancora una volta, il tempo ha dato ragione a Dio Cameron.

Gestendo il tutto mentre lavorava ai seguiti del suo "Avatar", Jim ha adattato come meglio non si poteva la prima parte delle avventure di Alita, limitandosi non solo ad adattarne il contenuto, ma aggiungendo diversi elementi (esplorando alcuni personaggi in maniera più approfondita, come per esempio Ido).

Il regista Robert Rodriguez, sotto l'attento sguardo di Cameron (il film risulta essere molto più di Cameron che di Rodriguez, quest'ultimo usato quasi come mero "braccio lavoratore" e senza niente che identifichi il suo classico stile cinematografico) porta in scena una storia semplice ma significativa, minuziosa nei dettagli e che sprizza amore per l'opera originale da ogni inquadratura. La crescita di Alita è perfetta, le buone musiche di Junkie XL rendono bene le atmosfere senza essere soffocanti, la bellezza visiva è da togliere il fiato così come gli effetti speciali della Weta sono all'altezza del difficile compito (e gli strani occhioni della protagonista funzionano oltre ogni previsione). Gli attori, pur senza eccellere, sono tutti perfettamente in parte e ogni personaggio sullo schermo ha un suo peso e una sua utilità, con diversi cameo che aprono la strada al proseguo della storia. Le scene d'azione, anche le più concitate, sono girate con intelligenza e rimangono chiare e spettacolari.

Abbiamo quindi di fronte la miglior trasposizione che si potesse desiderare, un must per ogni fan del manga e una piacevole sorpresa per i neofiti (che spero verranno invogliati a recuperare il capolavoro di Yukito Kishiro) ma soprattutto l'ennesimo esempio di come, quando sale in cattedra James Cameron, non ce n'è per nessuno!

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