48 ORE
("48 Hrs." - 1982 - 96 minuti)
Ma che cosa gli vuoi raccontare ad un film che si presenta con una locandina come questa?
Il Mitico regista Walter Hill, in stato di grazia in quegli anni, sposta il classico poliziesco su un versante prettamente action, infarcendolo di un sottotono da commedia dura e volgare. Sfruttando uno dei canovacci più basilari (i due che non si sopportano ma devono stare insieme per forza) e una trama lineare scandita da sparatorie e scazzottate molto efficaci e ben dirette, Hill fa muovere i suoi due protagonisti (un Nolte nel fiore degli anni e un Murphy agli esordi, entrambi eccezionali) alla ricerca di due grandissimi cattivoni bastardissimi come James Remar e Sonny Landham, perfettamente a loro agio nelle parti dei bastardi senza morale.
Il ritmo indiavolato infarcito da un action spesso brutale è ben supportato sia dalla solida regia di Hill che dalla pimpante colonna sonora di James Horner (che sembra quasi un "work in progress" di quella capolavoro composta per Commando 3 anni dopo) ma a farla da padrone è l'incredibile alchimia fra il poliziotto Cates e il detenuto Hammond, in una miscela riuscitissima di situazioni che faranno da apripista a decine di pellicole negli anni a venire. Un rapporto che alla prima occhiata può sembrare semplicistico ma che in realtà, tra le righe degli irresistibili botta e risposta, nasconde diverse sfumature sociali ben presenti all'inizio degli anni '80 negli USA.
Il film ha una grande importanza anche dal punto di vista stilistico, in quanto praticamente inaugura il poliziesco "buddy-cop movie", genere di grande successo. "48 ore" è un film da vedere e rivedere, divertentissimo e senza peli sulla lingua. Vi lascio una citazione, tanto per farvi un'idea:
"Agli uomini che parlano tanto di donne non gli si alza nemmeno"
"Io ho passato 3 anni in prigione, il cazzo mi diventa duro anche con un po' di vento"
Mi sembra quasi di vedere un giovane Shane Black che prende appunti...quanto mi manca il cinema degli anni '80!