KEN IL GUERRIERO - IL FILM

("Hokuto No Ken" - 1986 - 110 minuti)

 

 

Chi non conosce il famosissimo anime "Ken il guerriero"? Un nome che richiama grandi ricordi, ma che ha continuato negli anni a restare sempre sulla bocca di tutti grazie ai vari prodotti usciti, siano essi manga, anime o film.

I fasti di un tempo, purtroppo, non saranno più raggiunti per cui è tanta la gioia nel riproporre al cinema, in versione rimasterizzata e con un nuovissimo doppiaggio, questo film del 1986 che racchiudeva una sintesi della prima parte della storia.
Partiamo proprio da questa, vero tallone di Achille di questa grande produzione: il voler sintetizzare tanti personaggi e situazioni in poco meno di due ore ha penalizzato tutti i personaggi eccetto i principali, con esclusioni imperdonabili. Le caratterizzazioni sono appena accennate, alcuni passaggi restano frutto del caso e troppe situazioni mal si accorpano fra loro. E' apprezzabile il fatto di aver cercato di dare a tutti almeno un piccolo spazio (con alcuni cameo per intenditori davvero graditi) ma forse sarebbe stato meglio fermarsi alla sola saga di Shin, lasciando Raoh e la sua complicata storia sullo sfondo.
Dal punto di vista visivo lo spettacolo è eccellente, con un character design curato totalmente dal maestro Masami Suda, che riflette nei suoi disegni una qualità che molti prodotti di oggi si sognano. Sfondi curatissimi, colori più sgargianti per enfatizzare le scene, il solito gioco delle proporzioni e una regia (di Toyoo Ashida) sempre funzionale alla narrazione. Avrei qualche appunto sulle "parti non recuperabili" del video da parte di Yamato, che deve aver fatto qualche pasticcio con i diritti del master europeo (infatti il finale che si vede non è quello arrivato da noi nelle edizioni precedenti), ma non mi sono informato abbastanza per azzardare un'ipotesi fondata.

Il nuovo doppiaggio mi è piaciuto molto, anche grazie al ritorno di Cigliano su Kenshiro, fantastico accanto ad Alessandro Rossi su Raoh (una scelta quasi obbligata) e al sempre ottimo Sandro Acerbo su Shin. Ma le vere sorprese sono state Graziella Polenisanti, ancora perfettamente a suo agio nel doppiaggio di Burt alla veneranda età di 81 anni e l'emozionante voce dell'84enne Norman Mozzato, storica voce di Raoh, su Ryuken. Se proprio voglio pensare ad un difetto, non ho particolarmente apprezzato la voce di Lynn, mentre ho trovato azzeccatissimo il parlare volgare dei balordi e di Jagger, che crea una sorta di realismo più marcato ed evidenzia le differenze fra i personaggi.
Del versante audio si può parlare solo bene, con una colonna sonora da urlo che spacca ancora come se fosse uscita ieri.
Un film che, aldilà dei suoi limiti, rappresenta un grande gioiello dell'animazione, adatto sia ai vecchi fan che ai neofiti, che potranno trovare un grande punto di inizio per avventurarsi nel meraviglioso mondo di Ken.

"Hokuto è immortale", 40 anni fa come adesso.

Commenti: 0